I ghiacciai si stanno silenziosamente ritirando da più di mezzo secolo, testimoni del cambiamento climatico che avanza inesorabilmente. Lo scioglimento dei ghiacciai del Monte Ararat sarà uno dei punti che incontreremo lungo la route climatica verso lo stretto di Bering.
Lo scioglimento dei ghiacciai
Secondo uno studio satellitare del 2019 dell’Università di Zurigo, non c’è posto sul pianeta – tranne nel sud-est asiatico – in grado di resistere agli effetti di un fenomeno che ha sciolto più di 9,6 miliardi di tonnellate di ghiaccio glaciale nel mondo dal 1961, e minaccia di portare alla scomparsa di oltre un terzo di tutti i ghiacciai entro il 2100, secondo il World Wildlife Fund.
Vari studi hanno ormai confermato che questo ritiro è un effetto non intenzionale della rivoluzione industriale e del consumo energetico moderno (tra tutti ricordiamo Centennial glacier retreat as categorical evidence of regional climate change di Roe et al.2016). La combustione di combustibili fossili, la deforestazione e altre attività economiche hanno portato all’aumento della concentrazione nell’atmosfera di gas serra, come anidride carbonica e metano, nell’atmosfera e conseguentemente al riscaldamento globale.
l ghiacciaio del Monte Ararat (Agri)
La geografia del Monte Ararat
Durante il nostro viaggio arriveremo ai piedi del monte Ararat, un vulcano ricoperto da una calotta di ghiaccio e una delle più importanti aree glaciali della Turchia orientale. Il monte Ararat è situato nell’Anatolia orientale, prossimo ai confini con Iran, Armenia e Azerbaigian. Questo luogo è simbolicamente noto per avere ospitato l’arca di Noè dopo il diluvio universale, segnando l’inizio della nuova vita: anche se oggi non si trova entro i confini del territorio armeno, questo monte è considerato il simbolo nazionale dell’Armenia e compare nello stemma nazionale.
Il monte Ararat è un vulcano inattivo, la cui ultima eruzione risale a 178 anni fa. I due coni vulcanici che lo compongono sono noti come il Grande Ararat (Buyuk Ağrı), la vetta più alta della Turchia (5137 m s.l.m.), e il Piccolo Ararat (Kucuk Ağri), che raggiunge i 3896 m s.l.m. I due coni distano circa 11 km tra loro.
Lo scioglimento del ghiacciaio del Monte Ararat
Il monte Ararat è intriso di tradizione, cultura e simbolismo, ma è anche un triste testimone dei cambiamenti climatici e del fenomeno dell’inquinamento montano.
La calotta glaciale del monte Ararat si è ritirata in modo significativo negli ultimi tre decenni e il fenomeno non accenna a rallentare. Dal 1976 si è ritratta del 29% della sua superficie totale, ad una velocità di circa 0,07 km2 all’anno. Un tasso di ritiro così significativo è stato riscontrato solo in rari casi come la calotta glaciale del Kilimangiaro nell’Africa orientale e in alcune zone dei ghiacciai alpini italiani.
La maggior parte della riduzione della superficie totale della calotta è avvenuta probabilmente sulle pendici meridionali a causa dello scioglimento del ghiaccio per irraggiamento diretto.
La valutazione dei dati climatici a lungo termine della regione non ha rivelato una variazione significativa nell’andamento delle precipitazioni, ma ha riscontrato un significativo aumento della temperatura dell’aria, in particolare nella stagione primaverile.
Gli effetti dello scioglimento del ghiacciaio
La ritirata della calotta porta con sé vari effetti come la perdita di biodiversità e una significativa riduzione delle risorse idriche disponibili per le popolazioni montane. I ghiacciai infatti hanno una profonda influenza sul flusso dei fiumi e sulla quantità e qualità dell’acqua di superficie. Il primo effetto a breve termine dello scioglimento accelerato dei ghiacciai di montagna è l’aumento del flusso d’acqua superficiale, ma a lungo termine il volume d’acqua nei fiumi e torrenti alimentati dai ghiacciai tende a diminuire.
È probabile che si verifichino marcati cambiamenti nella disponibilità stagionale di acqua, con un ridotto accumulo delle precipitazioni invernali sotto forma di neve e una conseguente riduzione del flusso d’acqua nella stagione secca, senza la capacità tampone di scioglimento del ghiacciaio. In combinazione con altri fattori, la carenza d’acqua può influire sull’agricoltura e sulla produzione agricola e aumentare l’insicurezza alimentare.
I cambiamenti nella criosfera potrebbero avere un impatto sul turismo, la generazione di energia, la produzione industriale, le strutture socio-culturali e la sicurezza umana, oltre a ostacolare la crescita economica. Inoltre, lo scioglimento del ghiacciaio destabilizza i versanti e accresce il rischio di frane e di inondazioni, con devastanti conseguenze per il turismo, l’economia e l’ambiente alpino.
L’abbandono di rifiuti sempre crescente
Ma non sono solo i cambiamenti climatici a mettere in pericolo questo patrimonio della tradizione armena: l’agenzia di stampa Ermeni Haber ha segnalato che le pendici del Monte Ararat sono state disseminate dagli alpinisti turchi di cumuli di spazzatura, come resti di cibo e altri rifiuti.
Molti alpinisti hanno documentato la spazzatura in foto e video e li hanno pubblicati sui siti di social media, suscitando l’indignazione delle popolazioni locali e degli amanti della montagna.
Purtroppo il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti (waste dumping), è molto comune anche sulle montagne di casa nostra ed è per questo motivo che The Climate Route ha deciso di iniziare a far parte della Mountain Partnership, un’alleanza volontaria di partner delle Nazioni Unite dedicata a migliorare la vita dei popoli di montagna e proteggere gli ambienti montani in tutto il mondo. Da appassionati di trekking, hiking, ciaspolate o semplici passeggiate, il miglior modo di amare la montagna è di lasciarla come se non ci fosse mai passati!
Fonti
Centennial glacier retreat as categorical evidence of regional climate change. Gerard H. Roe, Marcia B. Baker & Florian Herla, Nature Geoscience volume 10, pages95–99(2017).
Turkish glacier inventory and classification from high‑resolution satellite data. Roberto Sergio Azzoni, Mehmet Akif Sarıkaya & Davide Fugazza, Mediterranean Geoscience Reviews (2020) 2:153–162. https://doi.org/10.1007/s42990-020-00029-2
Recent evolution of glaciers in Western Asia in response to global warming: the case study of Mount Ararat, Turkey. V. Baldasso, A. Soncini, R. S. Azzoni, G. Diolaiuti, C. Smiraglia & D. Bocchiola, Theoretical and Applied Climatology (2019) 137:45–59. https://doi.org/10.1007/s00704-018-2581-7
Recession of the ice cap on Mount Ag˘rı (Ararat), Turkey, from 1976 to 2011 and its climatic significance. Mehmet Akif Sarıkaya, Journal of Asian Earth Sciences 46 (2012) 190–194, doi:10.1016/j.jseaes.2011.12.009.
Daily Sabah – https://www.dailysabah.com/environment/2019/07/30/glaciers-melting-faster-in-southeast-turkey-sparking-concerns
University of Zurich – Melting Glaciers Causing Sea Levels to Rise at Ever Greater Rates
https://www.media.uzh.ch/en/Press-Releases/2019/Glacier.html
Asbarez – Mt. Ararat Turned into Trash Dump, Warn Mountain Climbers
https://asbarez.com/196291/mt-ararat-turned-into-trash-dump-warn-mountain-climbers/